Thor: Love and Thunder
- traumfabrikblog
- 16 set 2022
- Tempo di lettura: 2 min
2022; 119 min.
di Taika Waititi
con Chris Hemsworth, Natalie Portman, Christian Bale, Tessa Thompson, Russell Crowe
Recensione di Francesco Mosca
Spoilerometro:

In seguito ai numerosi rinvii subiti a causa della pandemia, finalmente quest’estate è uscito in sala Thor: Love and Thunder, secondo film sul dio del tuono diretto da Taika Waititi.
Penultimo film della Fase 4 del MCU, Thor: Love and Thunder riparte dalle atmosfere di cui il regista neozelandese ha circondato il personaggio asgardiano nel precedente Thor: Ragnarok, atmosfere che, tuttavia, in quest’ultimo capitolo sono state accentuate in modo esasperato.
La sceneggiatura, co-scritta dallo stesso regista, riprende le vicende del personaggio esattamente dove le avevamo lasciate nel capitolo precedente e tenta di portarne avanti la vicenda, in attesa della “Fase 5”, il cui inizio è previsto nel 2023. Nonostante le buone premesse e l’attesa snervante dovuta ai numerosi rinvii, il film, purtroppo, è decisamente deludente da numerosi punti di vista.

Come si diceva, Waititi ha portato alle estreme conseguenze le situazioni messe in scena nel film precedente, spogliando il personaggio principale di ogni pretesa di serietà e dell’aura divina, rendendolo macchietta comica più che super eroe. Il risultato è un film dai toni piuttosto pacchiani, pieno di momenti comici trascurabili e di battutacce in pieno stile hollywoodiano; lo spettatore, per dirne una, viene travolto da luci ed esplosioni mentre i Guns ‘N Roses fanno da sottofondo all’intera vicenda, mentre a suon di chitarre elettriche il suo senso di straniamento non fa che aumentare.

Considerato che anche la messa in scena ha aspetti decisamente deludenti, il villain interpretato da Christian Bale rimane una delle pochissime cose convincenti da salvare del lungometraggio, anche se appare sullo schermo per un tempo decisamente troppo esiguo. Il personaggio avrebbe meritato un minutaggio maggiore, se non altro per i meriti di Bale, che come sempre regala una prova attoriale di livello, dando vita a uno dei villain migliori mai visti al cinema nell’intero MCU.

In conclusione, Disney e Marvel continuano a mostrare poco coraggio nella realizzazione dei film della “casa delle idee”: le sceneggiature e i personaggi sono sempre più adattati ad un pubblico di famiglie e si limitano a puntare a un intrattenimento visivo e semplicistico. Parliamo di un peccato enorme, specialmente se confrontiamo i prodotti cinematografici con le opere cartacee della Marvel, capace di mettere su foglio vere e proprie saghe leggendarie dalla qualità elevatissima. La Marvel non sembra altrettanto capace di portare l’alta qualità sul grande schermo: se questo accade per l’influenza della Disney o meno ha poca importanza, perché il risultato è comunque deludente.
Voto: 2/5
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