Heat - La Sfida (Heat)
- traumfabrikblog
- 13 giu 2023
- Tempo di lettura: 2 min
1995, 170min.
di Michael Mann
con Al Pacino, Robert De Niro, Val Kilmer
Recensione di Cristiano Lo Presti
Spoilerometro:

Due facce della stessa medaglia, questo sono il poliziotto Vincent Hanna (Al Pacino) e il criminale Neil McCauley (Robert De Niro). Contrapposti tra loro, senz’altro, eppure non propriamente agli antipodi. Le vite dei due protagonisti di Heat, capolavoro del 1995 diretto da Michael Mann nonché remake del film per la televisione L.A. Takedown diretto dallo stesso regista nel 1989, sembrano piuttosto scorrere in parallelo.

Solitari per necessità, Hanna per l’impossibilità di coniugare la dedizione al lavoro con la famiglia, McCauley per l’esigenza di potersi staccare in qualunque momento e mettersi in fuga se le cose si mettessero male.
Quando il film uscì al cinema l’incontro/scontro tra Pacino e De Niro sembrava già un classico del cinema, io me lo ricordo così, eppure i due avevano recitato solo una volta nella stessa pellicola (Il Padrino – Parte II), senza mai, peraltro, condividere lo schermo. Probabilmente è proprio per accrescere l’attesa dello spettatore per questo incontro che Mann riserva ai due soltanto un paio di faccia a faccia. Il primo a metà film, con una scena entrata di diritto nella storia, in cui si prendono un attimo di tregua davanti a un caffè per studiarsi, ma forse anche per trovare rifugio dalla solitudine a cui sono costretti il ladro che fugge e la guardia che lo insegue. Un dialogo che meriterebbe di essere riportato per intero, trattandosi di uno tra i più riusciti di sempre.

Il secondo, tesissimo eppure quasi tenero, è nel finale. Ma non dico di più per non rovinare la visione di un film che tutti dovrebbero aver visto almeno una volta, o forse dieci, nella vita.
Michael Mann si conferma un maestro nel mettere in scena questa storia mantenendo un’atmosfera cupa costante e la tensione a livelli che forse in futuro raggiungerà solo con quel gioiello di Collateral (2004), pur non eguagliando la grandezza di Heat che tiene incollato lo spettatore per 170 minuti senza risultare pesante.

Nel cast troviamo anche un ottimo Val Kilmer, in coppia con Ashley Judd, un altrettanto bravo Tom Sizemore e Jon Voight, che i più giovani potrebbero conoscere in quanto padre di Angelina Jolie, nel ruolo del padre putativo della banda di criminali. C’è spazio anche per una giovanissima e quasi esordiente Natalie Portman, qui al suo secondo lungometraggio dopo quell’altro capolavoro di Léon (1994).
A sottolineare perfettamente la fotografia cupa e l’atmosfera tesa del film troviamo la colonna sonora di Elliott Goldenthal, con inserti di Brian Eno e Moby, che riesce nell’impresa di rendere ancora più oppressivo nel sound i Joy Division con la cover di New Dawn Fades.
Voto: 5/5
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