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La voce di Hind Rajab

  • traumfabrikblog
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 2 min

2025, 89min

di Kaouther Ben Hania

con Saja Kilani, Motaz Malhees, Clara Khoury


Spoilerometro:

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Questa è una recensione impossibile. La voce di Hind Rajab è un film impossibile. Nel senso che non dovrebbe esistere. E invece esiste, come esiste la sua verità. La verità di un popolo, di molti popoli, degli esseri viventi e sopravvissuti. Una ricostruzione minuziosa e complessa, da prescriversi contro l’indifferenza, l’amnesia e gli esercizi di dissociazione che ci guidano nella nostra privilegiata quotidianità. Da somministrare a chi si indigna per uno sciopero o una vetrina rotta.

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Kaouther Ben Hania non pensava di far esistere il suo film su Hind Rajab, eppure la cosa è successa in dodici mesi appena. La sua esperienza nel campo della docufiction, nella rispettosa combinazione di finzione e realtà, ha portato a numerosi scambi con le persone sopravvissute alla tragedia di ritrovarsi del tutto impotenti di fronte alla tortura. Ha generato un film prezioso, necessario, che non è una semplice denuncia, ma un atto storico: una testimonianza in nome della Palestina e dell’intera umanità. 

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Hind Rajab meritava di esistere, e adesso esiste in maniera diversa. L’urgenza di farla espandere, di farla arrivare dappertutto, ha portato la regista a produrre un’opera sincera, del tutto priva di sviolinate, e per questo ancora più sconvolgente. La violenza tangibile resta fuori dallo schermo, eppure è così reale. E, cosa non banale, assistiamo al propagarsi dei suoi effetti dentro e fuori dallo schermo: sui corpi delle vittime, su quelli di chi prova a soccorrerle, su quelli di chi assiste alle ricostruzioni più fedeli dell’accaduto.

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In sala le persone piangevano. Non si alzavano, alcune si tenevano le mani. La voce di Hind Rajab è un viaggio necessario nel suono di un genocidio, di tutti i genocidi presenti e passati. È un dolore necessario per elaborare un trauma collettivo di questa portata. È un cinema reale, oltre che ben fatto. Guardiamolo, guardatelo, facciamolo girare: prendiamoci per mano e andiamo insieme al cinema. Per l’aperitivo spensierato c’è sempre tempo. Hind Rajab merita il nostro tempo, ora.


Voto: 5/5


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