top of page

Together

  • traumfabrikblog
  • 2 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

2025, 101min.

di Michael Shanks

con Alison Brie, Dave Franco, Damon Herriman


Recensione di Cristiano Lo Presti


Spoilerometro:

ree



Chi non ha vissuto nella propria vita rapporti simbiotici in cui, passata la bellezza dell’innamoramento, ad un certo punto ci si rendeva conto che il confine tra sé e l’altro era diventato talmente labile da sembrare talvolta inesistente?


Il debutto alla regia di Michael Shanks mette in scena il rovescio della medaglia che si cela dietro frasi apparentemente innocue come «ci completiamo a vicenda» attraverso un chiacchierato body horror, sottogenere cinematografico tornato in auge negli ultimi anni grazie a film come Titane e The Substance.

ree

Millie e Tim stanno insieme da quasi dieci anni. Lei è una maestra elementare e lui un aspirante musicista in crisi esistenziale, tormentato dalla recente scomparsa dei suoi genitori.


Trasferitisi in una casa di campagna nella speranza di risolvere i loro problemi relazionali, durante una passeggiata nel bosco, i due, colti da un temporale, cadono in una buca. La grotta dove passano la notte nasconde un segreto che cambierà per sempre le loro vite.

ree

Sin dalle prime scene Shanks riesce a farti entrare in contatto con la psicologia dei protagonisti; in questo agevolato dall’ottimo lavoro svolto da Alison Brie e Dave Franco (produttori e interpreti del film, oltre che coppia nella vita reale), perfettamente capaci di dare credibilità e naturalezza ai due personaggi tramite ogni sguardo e gesto e di caratterizzarne l’assoluta complementarietà, dando vita alla co-dipendenza che li sta corrodendo dall’interno.


Buona la gestione della tensione, accentuata da almeno un paio di jumpscare nella prima metà del film, che rimane abbastanza costante per tutta la durata della pellicola pur inciampando in un finale forse troppo sbrigativo che impedisce, a mio avviso, di raggiungere un climax sufficientemente soddisfacente.

ree

La cosa meno riuscita sono gli effetti visivi, in particolar modo nella scena madre. Per fortuna il regista ne fa un uso abbastanza parsimonioso, ma l’amaro in bocca rimane. Da questo punto di vista certamente pesano i circa 14 mila dollari di budget in meno rispetto a The Substance. Ma nonostante queste pecche a elevare il film sono soprattutto le interpretazioni dei protagonisti e una sceneggiatura capace di restituire allo spettatore il senso di oppressione di questa coppia che è al tempo stesso una gabbia e, almeno così sembra suggerire Michael Shanks, unico rifugio possibile.


Together è, dunque, una visione a tratti entusiasmante e illuminante per chiunque si ostini a chiederti perché non ti fidanzi.


Voto: 3,5/5

Commenti


bottom of page