2022, 176 minuti
di Matt Reeves
con Robert Pattinson, Zoe Kravitz, Paul Dano, John Turturro, Colin Farrel, Jeffrey Wright
Recensione di Francesco Mosca
Spoilerometro:

Uno degli aspetti più interessanti della discussione intorno al cinema è il modo in cui si evolve, come riscrive il proprio linguaggio a partire da sé stesso: nel tempo nascono nuovi generi che mescolandosi ad altri, riscrivono il proprio linguaggio. Ultimo nato, in tal senso, è il genere dei cine-comic, termine dal significato molto ampio che raggruppa al suo interno tutti i film in cui sono presenti eroi in calzamaglia provenienti dal mondo dei fumetti, ma non solo.
Il successo di questo genere è quasi sempre altissimo, quantomeno nella risposta in sala da parte del pubblico, ma esso non è certo esente da critiche, soprattutto relativamente alla qualità artistica delle produzioni, accusate di un certo manierismo sia nella regia che nella resa della sceneggiatura. L’ultimo lungometraggio con protagonista l’uomo pipistrello, diretto, co-scritto e co-prodotto da Matt Reeves, si configura come vero e proprio spartiacque, non solo per quanto riguarda i film con protagonista Batman ma, più in generale, per tutto il genere dei cine-comic.

Le scelte di scrittura e regia operate da Reeves per distinguere il suo Batman da altri prodotti di genere sono tanto coraggiose quanto indovinate. Il regista decide di ambientare la vicenda su Terra 2, uno dei mondi che compongono lo sterminato multiverso della DC Comics, così da poter slegare completamente la sua storia dai personaggi e dagli avvenimenti delle ultime pellicole con Ben Affleck Batman vs Superman: Dawn of Justice e Justice League entrambi diretti da Zack Snyder. Inoltre Reeves sceglie di non mostrare le origini del supereroe - l’episodio della morte dei genitori di Bruce Wayne è talmente famoso da essere ormai scolpito nell’ immaginario collettivo: la sua ennesima riproposizione non avrebbe giovato in alcun modo alla riuscita del film né allo sviluppo della trama. Il regista ambienta quindi la storia nel secondo anno di vita dell’eroe mascherato tratteggiando un Batman tanto acerbo quanto feroce e arrabbiato, aspetto ben esplorato da Robert Pattinson, la cui interpretazione getta nuova luce sulla personalità vendicativa dell’eroe. A fare da cornice è una Gotham oscura, sporca e corrotta, dove la malavita imperversa a tutti i livelli della società e si è profondamente radicata nelle istituzioni, macchiandole in modo indelebile. Le atmosfere dark sono amplificate da una colonna sonora perfettamente in armonia con l’oscurità del film composta dalle musiche cupe di Michael Giacchino, inframmezzata alla narrazione in modo impeccabile.

La mescolanza di noir, thriller e cine-comic costituisce il nucleo fondante del lungometraggio. Le scene si svolgono quasi sempre in notturna o in interni con luci basse e soffuse, e le riprese con obiettivi a scarsa profondità di campo fanno di Gotham lo sfondo sfocato dei drammi dei protagonisti, complice una regia che li mette sempre al centro della scena. I pochi momenti di serenità attraversati dai personaggi sono girati alla luce dell’alba, come a voler sottolineare che dopo il buio arriva sempre la luce, metafora definitiva della crescita di Batman e della stessa Gotham spazzata via dalle acque per risorgere come in un diluvio universale.
La genesi dell’Enigmista di Reeves, in netta contrapposizione con l’interpretazione cartoonesca di Jim Carrey nel Batman Forever di Schumacher, ha luogo a causa della corruzione che imperversa tra le alte sfere di Gotham, e l’attore Paul Dano è bravissimo a trasmetterne la lucida follia nonostante i pochi minuti di apparizione nel film. Allo stesso modo la Catwoman interpretata da Zoe Kravitz si discosta ampiamente dalle versioni del personaggio di Michelle Pfeiffer e Anne Hathaway, mentre si avvicina notevolmente alla versione “ragazza di strada” di Carmen Bicondova vista nella serie TV Gotham.

Il lavoro fatto da Reeves in The Batman avvicina il linguaggio dei cine-comic a quello del cinema di genere classico e dimostra che se dietro un progetto ci sono la voglia di realizzare un prodotto di qualità e le persone giuste per farlo, il risultato non può non essere più che soddisfacente.
Voto: 4.5/5
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