2022, 107 min.
di Mark Mylod
con Nicholas Hoult, Ana Taylor-Joy, Ralph Fiennes
Recensione di Simone Giuffrida
Spoilerometro:

The Menu segna il ritorno dietro la macchina da presa di Mark Mylod, che nel corso della sua carriera ha diretto episodi di serie tv famose come Shameless e Game of Thrones. Il regista e produttore britannico, che ha presentato il film al Toronto Film Festival e in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma, prende di mira il format che va per la maggiore, quello della cucina gourmet, con uno stile grottesco e a tratti sorprendente.
Il giovane e arrogante Tyler (Nicholas Hoult, il bambino di About a boy) e la sua accompagnatrice Margot (Anya Taylor-Joy, divenuta celebre con La regina degli scacchi) sono stati invitati in un ristorante di altissimo livello situato su un'isola sperduta del Pacifico dove non c’è copertura di rete. Lo chef del locale, Julian Slowik (Ralph Fiennes, Il Paziente inglese, Harry Potter tra gli altri), accompagnato dal fedele staff, specialista in gastronomia molecolare, ha in serbo per gli invitati un menù composto da minuscole porzioni con l'obiettivo dichiarato di cercare la perfezione.

Presto Margot comincia a manifestare disagio verso un'alimentazione che proprio non riesce ad apprezzare mentre lo chef realizza che la presenza della giovane non era prevista per l'evento: si capisce come Tyler abbia "dirottato" la prenotazione sulla sua nuova compagna, mancando la ragazza per cui aveva inizialmente prenotato. Nei piani dello chef, gli ospiti avrebbero dovuto rivestire un preciso ruolo e questa modifica dell'ultima ora lo disturba molto. Chiede quindi alla ragazza da che parte voglia stare, se da quella degli avventori o da quella dei cuochi, rivelando in un lungo discorso che sarebbero tutti morti entro la serata, lasciando gli ospiti basiti. Durante la cena, si alternano le vicende degli altri ospiti, tra cui spicca un redivivo John Leguizamo (Luigi di Super Mario Bros.), senza però mai spostare il l'attenzione da Slowik, malefico burattinaio, e dalla non-invitata Margot.
Mylod dipinge in maniera decisamente estrosa, quello che è diventato oggi il panorama dell’alta cucina mondiale: cuochi venerati come superstar, piatti sempre meno ricchi per appagare più la mente che lo stomaco. Il tono surreale è voluto, quasi ad esasperare il fanatismo che si è creato attorno a queste nuove stelle.

Nel corso dell'evento, Julian infatti avvia un gioco al massacro: un aspirante chef viene da lui invitato a uccidersi e questi esegue; un avventore vuole andarsene e i camerieri lo puniscono mozzandogli un dito; fa annegare anche il capo del trio di informatici; lo stesso Tyler, fissato con la cucina e i cibi al punto da risultare logorroico, viene invitato a cucinare qualcosa e il risultato è disastroso, così il cuoco lo umilia davanti ai commensali e lo spinge a impiccarsi.
Finché, come ultima portata, Julian usa il suo staff e i suoi ospiti come condimento di un gigantesco dolce e dà fuoco al ristorante uccidendo sé stesso e tutti i presenti.

The Menu è una dark comedy che negli Stati Uniti è Rated-R, ovvero vietato ai minori di 17 anni, a causa di un’atmosfera che verso la fine viene forse eccessivamente appesantita volgendo sempre più verso il thriller. Il regista britannico, da bravo mestierante, mostra una regia solida e buoni spazi narrativi caratteristici del montaggio di Tellefsen. Grande merito va probabilmente al direttore della fotografia Peter Deming, storico collaboratore di David Lynch in Twin Peaks – Il Ritorno, Strade Perdute e Mulholland Drive.
Voto: 2.5/5
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