2016, 133min.
di Gareth Edwards
Con Felicity Jones, Ben Mendelsohn, Mads Mikkelsen
Recensione di Cristiano Lo Presti
Spoilerometro:

«Luke, sono io il fondo del barile»
Rogue One: A Star Wars Story è un film del 2016 diretto da Gareth Edwards, ed è uno spin off della saga di Star Wars (com’è intuibile dal titolo), nato in seguito all’acquisizione da parte di Disney dei diritti relativi al franchise di proprietà della LucasFilm fondata da George Lucas, il “Patron” della saga ambientata in una galassia lontana lontana e regista di film cult come American Graffiti.
Il film nasce dalla presunta necessità di spiegare un presunto buco narrativo presente nel primo film della trilogia originale: la presenza di un punto debole sulla Morte Nera, diciamo un difetto di fabbricazione. Fatto che effettivamente nel film del 1977 non veniva motivato, probabilmente perché ai tempi il pubblico non pretendeva particolari spiegazioni riguardo ogni minimo dettaglio della trama di un film, se lo godeva e basta.
Oggi invece è possibile fare un film per spiegare un semplice dettaglio, o per portare avanti una macro storia come accade nei film Marvel, come se fossero episodi di una Serie Tv.
Poi poco importa se le singole pellicole sono piuttosto dimenticabili, perché servono esclusivamente da raccordo tra un episodio e l’altro.

Anche se i personaggi non sono particolarmente interessanti e l’azione a tratti raggiunge la sufficienza, se non altro questi 133 minuti riempiono questa “voragine” narrativa. Che bello. Ora sì che possiamo goderci in santa pace Guerre Stellari senza storcere il naso. Ora sì che tutto ha un senso. Grazie Disney, grazie Gareth Edwards.
Trovo piuttosto spregevole, poi, l’espediente usato per far ritornare in scena Grand Moff Tarkin, mediante l’uso di una controfigura su cui hanno ricreato digitalmente le fattezze di Peter Crushing, morto nel 1994. Ora, ammetto che questo sia un modo utile per mantenere una continuità con i film originali (per non parlare del fan service), tuttavia sono altrettanto convinto che il fatto che una cosa si possa fare non significa necessariamente che la si debba fare, e che riportare idealmente in vita attori deceduti grazie all’ausilio della CGI sia, nei fatti, quasi come frodare il pubblico, per non parlare del problema etico nei confronti degli stessi attori defunti.

Guardo questo film e continuo a domandarmi perché non lascino in pace il franchise di Star Wars. Fare un intero film solo per giustificare/spiegare la presenza di un punto debole nella Morte Nera era sul serio necessario? Siamo davvero interessati a seguire altri frammenti della stessa storia? Perché sì, negli anni hanno ampliato il numero di personaggi della saga, ma sostanzialmente c'è un unico filo che collega questi pezzi di universo creato da George Lucas, un'unica storia. Questo film, in particolare, è praticamente un'appendice della trilogia originale, e tanto vale. Non a caso finisce dove comincia Guerre Stellari (o come è stato successivamente rinominato Una Nuova Speranza). Io trovo molto più bello, potente e sensato che le saghe ad un certo punto finiscano.
Quand'ero bambino la trilogia di Guerre Stellari già era un cult. Tre film, bam! Tutto ciò di cui c'era bisogno. In questi anni hanno pensato bene, invece, di sfornare roba su roba (e vale per qualsiasi franchise), spesso anche di dubbia qualità, ed è soprattutto colpa nostra (sì, anche mia!) che comunque andiamo a vedere qualsiasi cosa ci propinino. Magari ce li godiamo pure, sul momento, ma più i giorni passano, più (per quanto mi riguarda) ci penso su nel frattempo che l'eccitazione passa, e meno apprezzo quanto visto. E sono abbastanza convinto che dovrebbe funzionare al contrario.
Se a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80, con tre film in rapida successione, è stato creato un mito, nell'ultimo decennio questo mito è stato non dico rovinato, ma annacquato da pellicole mediocri uscite con una media di, circa, un film l'anno. E mi viene il sospetto che alla lunga distanza questo sistema rischi di distruggere l’opinione che abbiamo dell'intero franchise.
Voto: 2.5/5
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